Juventus, anche i bianconeri hanno avuto il loro “cinque maggio”

La Juventus, nella sua gloriosa storia, ha una data difficile da dimenticare ma che è ha scritto una pagina importante del calcio italiano.

Perugia-Juventus
Perugia-Juventus (Getty Images)

Ci sono delle date, nella storia del calcio, difficili da dimenticare; una di queste è, senza ombra di dubbio, il cinque maggio 2002. Impossibile da dimenticare l’immagine di Ronaldo, in panchina, con le mani a coprire un volto pieno di lacrime; l’Inter, allo stadio Olimpico, perse quattro a due e la sconfitta impedì ai nerazzurri di alzare lo scudetto a distanza di tredici anni dall’ultimo trionfo. Per una squadra colma di rabbia e delusione, un’altra la Juventus, grazie al successo due a zero in casa dell’Udinese, vinse al fotofinish uno dei campionati più belli degli ultimi trent’anni.

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Juventus, a Perugia il “cinque maggio” bianconero

Quell’incredibile vittoria della Juventus venne vista come il destino deciso a farsi perdonare; anche i bianconeri, infatti, hanno avuto il loro cinque maggio o, per essere più precisi, il quattordici maggio. Stagione 1999-2000 con i bianconeri che, all’ultima giornata, dovevano vincere per conquistare lo scudetto. Si capì subito come la trasferta al Renato Curi sarebbe stata indimenticabile; un diluvio come pochi colpì il campo e due squadre che, per più di un’ora, restarono nello spogliatoio in attesa di una decisione. Diretta interessata la Lazio che non aveva avuto problemi contro la Reggina.

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Ricordiamo come ventidue anni fa, in caso di arrivo a pari punti, si sarebbe dovuto giocare uno spareggio per decidere la vincente del campionato; forse è anche per questo, unito al fatto che era l’ultima giornata, che Collina (l’arbitro di una gara passata alla storia), decise, fra lo stupore di giocatori e tifosi bianconeri, di far riprendere la partita nonostante le complicatissime condizioni del terreno di gioco. Il colpo di testa di Calori, ad inizio secondo tempo, e una Juventus nervosa hanno consegnato lo scudetto alla Lazio che, dopo una snervante attesa, ha potuto festeggiare il secondo (ed ultimo) campionato della storia biancoceleste. Inutile dire come quel pomeriggio rappresenta una pagina indimenticabile, con sentimenti diversi, per Juventus e Lazio.