Juventus, schiaffo in campo: l’hanno visto tutti (Video)

Anche i campioni perdono la pazienza e si macchiano di azioni che di sicuro non avrebbero voluto compiere e anche alla Juventus è successo.

Nel mondo dello sport è normale che non possa sempre filare tutto liscio, perché molto spesso ci si dimentica di come anche questi grandi atleti siano delle persone comuni che quindi hanno i pregi e i difetti di ognuno di noi, solamente che hanno un immenso talento nel praticare una disciplina.

Alla Juventus i campionissimi non sono mai mancati e la regola e la disciplina è sempre stato un mantra della famiglia Agnelli e di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di vestire il bianconero, ma in certi casi non tutto è stato controllato e così anche in diretta televisiva ci sono stati dei veri e propri scontri che hanno lasciato tutti a bocca aperta.

Schiaffo (Pixabay)
Schiaffo (Pixabay)

Gli anni ’50 hanno rappresentato un periodo davvero d’oro per l’Italia che ha saputo rialzarsi alla grande dopo una Guerra sanguinaria e disastrosa che stava per mettere a tutti gli effetti in ginocchio un’intera nazione.

Il ruolo dello sport per poter far sì che un popolo intero si unisse e si riappacificasse fu assolutamente fondamentale e così non c’è affatto da vergognarsi nel poter affermare con piena certezza che gente come Gino Bartali o i campionissimi del Grande Torino siano stati essenziali per poter far sì che venisse sventata una Guerra civile.

Negli anni ’50 il pericolo di rivolte interne è stato sedato da un’attenta politica economica che ha permesso così alla nazione di rialzarsi, di vivere un periodo florido e di grandi opportunità e anche nello sport è stato possibile arrivare ai migliori campioni d’Europa.

La Juventus è stata sicuramente tra le squadre più attive, acquistando grandi fenomeni dalla Danimarca come Praest e Hansen, ma i veri colpi d’oro furono quelli alla fine del decennio con l’arrivo dal Galles di John Charles e dall’Argentina di Omar Sivori.

I due formarono una delle più grandi coppie d’attacco che si siano mai visti su di un campo da calcio e la loro alchimia fu tale che ben presto portarono la Juventus a uno Scudetto che mancava da ben sette anni, dato che nel mezzo c’erano stati i successi di Inter, Milan e Fiorentina.

I due erano l’esatto opposto l’uno dell’altro, molto calmo e riflessivo il gigante Charles, pestifero e quasi irridente il piccolo sudamericano, eppure in campo sapevano perfettamente come trovarsi e come mostrare al mondo intero la loro straordinaria capacità di giocare e duettare assieme.

Ogni tanto però era normale che i due si scontrassero e il culmine ci fu in occasione di una finale di Coppa Italia contro l’Inter, quando il britannico perse completamente la pazienza, si avvicinò al compagno e gli tirò un sonore schiaffo che rimbombò per tutto l’impianto meneghino.

Alla fine la Juventus riuscì comunque ad alzare al cielo il trofeo, ma fu davvero incredibile e ancora oggi il video è sulla bocca di tutti e fa parlare i grandi appassionati della storia del calcio.

Sivori e Charles, uno delle più grandi coppie d’attacco della storia della Juventus

Omar Sivori e John Charles sono state delle assolute e immancabili colonne della storia della Juventus,  due giocatori che hanno scritto capitoli memorabili della gloriosa e affascinante avventura bianconera e per questo ancora oggi sono estremamente ricordati e amati.

I due hanno rappresentato al meglio il detto che fa dice che “Gli opposti si attraggono” e infatti Sivori e Charles erano l’esatto opposto l’uno dell’altro già solo per quanto riguardava il carattere.

Il Cabezon infatti era un giocatore che adorava la rissa e tutte quegli eccessi tipici dei giocatori arrivati dal Sudamerica, tanto è vero che furono numerosissime le sue giornate di squalifica, mentre il britannico non subì nemmeno un’ammonizione.

Sivori era il re del tunnel, giocata che lo rese celebre e che lo portò a conquistare il Pallone d’oro nella sua annata di grazia 1961, mentre John Charles era un ariete che spaccava le porte, diventando capocannoniere più volte della Serie A e trascinando il Galles alla sua unica partecipazione al Mondiale nel 1958, con tanto di approdo ai quarti di finale ed eliminazione solo per mano del grande Brasile di Pelè.

 

I due dunque hanno rappresentato davvero il meglio che ci si può aspettare da una coppia d’attacco alla Juventus e tuti i successivi attaccanti che si sono susseguiti in quel di Torino hanno sempre dovuto fare i conti con un confronto che era diventato ormai di routine e di prassi, con la fortuna che però nessuno dovette più schiaffeggiare l’amico e compagno in campo.

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