Spalletti furioso: l’attacco al veleno che non ti aspetti, con chi ce l’ha?

Spalletti ha perso la testa e ha voluto difendere, in ogni modo possibile, il suo Napoli preso di mira dopo l’ultima sconfitta in campionato.

Nell’ultimo turno di campionato abbiamo assistito ad un nuovo ribaltamento di fronte per quanto riguarda la testa della classifica; l’Inter ha vinto contro il Verona, il Milan è stato fermato per la seconda volta (sempre per zero a zero) in casa del Torino mentre il Napoli è stato sconfitto, al Maradona, dalla Fiorentina. Un passo falso pesante quello dei partenopei che, a sei giornate dalla fine, rischiano di essere fuori dalla lotta scudetto. Spalletti, però, non ci sta e prende le difese della sua squadra scagliandosi contro chi considera già fuori dai giochi i suoi ragazzi.

Spalletti
LaPresse

Spalletti difende i suoi ragazzi e sembra ancora credere alla corsa scudetto; fondamentalmente è questo il succo del discorso dopo l’intervento del tecnico partenopeo all’Università Federico II. Durante l’incontro, infatti, all’allenatore è stata posta una domanda che lo ha fatto andare su tutte le furie; l’ex tecnico della Roma si è scagliato contro la Gazzetta rea di non aver preso in considerazione il Napoli, in una lotta scudetto ritenuta affare milanese.

Il tecnico partenopeo ha voluto sottolineare come alla squadra non interessa il parere degli altri e il motivo per cui non sono presi in considerazione ma si guarda solo ed esclusivamente all’obiettivo da raggiungere, alla strada da percorrere con la consapevolezza delle proprie qualità. Affermazioni importanti che rappresentano una spinta al suo Napoli a non mollare perché, nonostante manchi sempre meno (sei giornate), ci sono ancora le possibilità di arrivare davanti a tutti.

La sconfitta con la Fiorentina ha fatto male ma Spalletti tiene alta la concentrazione e manda un messaggio sia ai suoi ragazzi sia a quei media, in questo caso la Gazzetta, che considerano Insigne e compagni fuori dai giochi scudetto.

Scudetto, Spalletti ci crede: ecco perché per la Juventus serve un miracolo

Come abbiamo detto Spalletti ha fatto capire come i suoi ragazzi non si siano ancora arresi; non è alzato bandiera bianca neanche la Juventus ma la strada dei bianconeri è obiettivamente più complessa. I punti persi ad inizio stagione sono stati tanti e, ad oggi, pesano come un macigno sulla corsa al primo posto. Il sogno è definitivamente sfumato dopo la sconfitta nel derby d’Italia quando Calhanoglu, dagli undici metri, ha spento le speranze dei bianconeri.

La matematica non condanna definitivamente la Juventus e questo campionato ci ha dimostrato come, ogni settimana, può succedere qualcosa in grado di capovolgere le carte in tavola. Pensare ai ragazzi di Allegri ancora in corsa per il titolo è veramente complicato; Vlahovic e compagni sono quarti a meno sei dal primo posto (potenzialmente sette se l’Inter dovesse vincere la partita da recuperare).

Una distanza difficile da colmare e, oltre a questo, non si può non tenere in considerazione come la Juventus per vincere lo scudetto debba superare tre squadre. Pensare ad un crollo, contemporaneo, di Milan, Inter e Napoli è piuttosto complicato; l’unica speranza, dei bianconeri, di rientrare nella corsa scudetto era vincere il derby d’Italia. Il campo ha detto Inter e per la Juve le speranza sono terminate quella sera.