Perin sogna in grande: peccato che la stroncatura sia senza appello

Mattia Perin è stato protagonista di un grande inizio di stagione con la Juve, peccato che i suoi sogni non possano essere realizzati.

I portieri sono sempre stati il grande fiore all’occhiello nella storia della Juventus, perché i bianconeri hanno sempre creduto che avere un grande numero uno tra i pali permettesse di potere subire meno gol, per questo motivo anche un secondo come Mattia Perin sicuramente è sempre stato un grande vanto per la squadra.

Mattia Perin
LaPresse

Nonostante la frase che avere un grande portiere permette di subire poche reti possa sembrare banale, in realtà non lo è affatto.

Sono state tante le squadre che nella storia hanno avuto l’opportunità di realizzare delle straordinarie imprese con estremi difensori tutto sommato normali, ovviamente non scarsi.

La Juventus però è una di quelle che ha sempre cercato di dare grande lustro e prestigio al ruolo del portiere, per questo motivo nella sua storia si sono sempre alternati dei numeri uno di livello eccelso.

Ovviamente questo ha portato anche ad avere degli ottimi portieri come riserve, con i bianconeri che hanno avuto in Mattia Perin indubbiamente un portiere determinante nelle ultime stagioni.

Lo abbiamo visto infatti in questa prima fase di campionato, con Szczesny che ha dovuto alzare bandiera bianca per infortunio, ma che è stato brillantemente rimpiazzato dall’ottimo Mattia.

Il ragazzo sperava davvero di poter diventare il titolare della Juventus, soprattutto considerando come il polacco abbia già dichiarato di non avere la benché minima intenzione di rinnovare il proprio contratto con Madama che scadrà nel 2024.

Inoltre le sue prestazioni davvero molto convincente gli avevano dato l’opportunità di poter entrare addirittura nell’ottica Nazionale, un qualcosa che gli manca da troppi anni.

Roberto Mancini però non soltanto aveva deciso di non convocarlo in ottica Nations League verso la fine di settembre, ma allo stesso tempo anche per queste due amichevoli con Albania e Austria ha deciso di lasciarlo a casa.

Al suo posto nel ruolo di riserva di Donnarumma sono stati chiamati il portiere della Lazio Provedel e quello dell’Empoli Vicario, dunque Perin ha assolutamente bisogno di poter lasciare la Juventus se vuole tornare a essere parte integrante del clan Azzurro.

Perin sogna l’Azzurro: la Juventus è di troppo

Sappiamo perfettamente come il ruolo di primo portiere della nazionale sia ormai consolidato per Gianluigi Donnarumma, mentre il secondo è indiscutibilmente di Alex Meret del Napoli.

Questa parola chiaramente l’opportunità di lasciare liberi diversi spazi per il ruolo di terzo portiere, quello che potrebbe essere considerato come un surplus e che invece risulta essere sempre molto importante.

Perin è uno di quelli che aveva tutta l’intenzione del mondo di poter recuperare il suo posto in nazionale, soprattutto perché le sue ottime prestazioni in questo inizio di stagione con la Juventus gli avevano fatto guadagnare diversi punti.

Il problema è però legato al fatto che Mancini non ha intenzione di chiamare uno portiere di riserva all’interno della Nazionale, nonostante con i giocatori di ruolo non sembra farsi grossi grossi problemi.

Della Juventus in fase è stato chiamato anche il suo compagno di squadra Federico Gatti, di certo non uno che sta brillando in questa prima fase di campionato e che ha il posto titolare a Torino.

Nessuno mette in discussione il fatto che Provedel e Vicario stiano disputando delle grandissime stagioni con Lazio e Empoli, ma allo stesso tempo forse uno spazio per Perin ci poteva anche stare.

A questo punto dunque il ragazzo sta valutando sempre di più la possibilità di lasciare Torino, perché il sogno di potere disputare un Mondiale o un Europeo con l’Italia non è ancora svanito.

Tutto però dipenderà dalle scelte della dirigenza, perché non ha ancora assolutamente perso la speranza di poter diventare lui l’erede di Szczesny come nuovo numero uno tra i file della Juventus, quello che attualmente risulta essere ancora il suo principale obiettivo.