Si prospettano tempi complicati per Allegri; il tecnico, infatti, deve prepararsi a fronteggiare ben cinque addii. Ecco di chi si tratta.
Presente e futuro; la Juventus è in un limbo e le prossime giornate rischiano di essere determinanti per capire come proseguire la stagione in corso. In base ai risultati ottenuti si potrà ragionare sul futuro anche se le prospettive non sono delle migliori. 
Pensare di qualificarsi per la prossima Champions League è molto complicato; i bianconeri, oltre a non sbagliare un colpo, devono anche sperare nel crollo di chi è davanti.
Alle difficoltà legate al campo bisogna aggiungere quanto successo a livello giudiziario e le prossime fasi di un processo che potrebbe complicare ulteriormente la stagione dei bianconeri.
Come abbiamo detto il futuro è collegato al presente; in estate, secondo le ultime indiscrezioni, dovrebbero essere in cinque a lasciare la Juventus. Una vera e propria fuga che obbligherebbe la società ad intervenire, in maniera importante sul mercato. 
Due difensori, due centrocampisti e un attaccante: la Juventus si prepara a vivere una vera e propria rivoluzione e questo, a quanto sembra, indipendentemente da come finirà la stagione. Iniziamo proprio dal reparto difensivo.
In questa stagione, Allegri (per necessità, soprattutto di infortuni) è passato al 3-5-2 con la speranza di dare maggiore protezione alla squadra. Nel pacchetto arretrato stiamo vedendo l’utilizzo di Alex Sandro. 
Se da una parte il suo rendimento da centrale sia migliorato, dall’altra il brasiliano è ancora lontano parente rispetto al giocatore che avevano conosciuto appena sbarcato in Italia. A fine stagione è molto probabile che lasci la Juventus con la società alla ricerca di un sostituto.
Con Allegri è diventato un terzino a tutti gli effetti ma può essere impiegato anche da esterno offensivo. Parliamo di Cuadrado, giocatore abile nell’uno contro uno e con la possibilità di creare costantemente la superiorità numerica. 
Il rendimento stagionale di Cuadrado non è stato, fino a questo momento, dei migliori; prestazioni non all’altezza, problemi fisici e un nervosismo mostrato nella prima parte di stagione.
La speranza è di avere la miglior versione possibile di Cuadrado per i prossimi mesi; il futuro, però, sembra destinato ad essere lontano dalla Torino bianconera.
Juventus, ecco chi saluta a centrocampo e in attacco: nomi eccellenti
Passiamo al centrocampo dove, la scorsa estate, è arrivato Paredes; l’argentino sarebbe dovuto essere l’uomo in più per il reparto dei bianconeri visto la sua qualità e la capacità di dettare tempi e ritmi di gioco. 
Le cose, però, non sono andate in questo modo; Paredes sta faticando a mostrare il proprio valore e ad imporsi in un sistema di gioco, forse, non completamente adatto alle sue caratteristiche.
Il futuro, nonostante ancora diversi impegni da affrontare, sembra essere lontano dalla Juventus; il tempo per capire le carte in tavola è ancora molto ma la sensazione è che il centrocampista e il club bianconero non si siano trovati.
Chi, invece, in questa stagione ha conferma di essere indispensabile per la Juventus è Rabiot; il francese, ad un passo dalla cessione nell’ultima session estiva di mercato, è rimasto alla corte di Allegri dimostrando (anche con qualche gol) la sua centralità nel progetto bianconero. 
Forte fisicamente, dinamico e con la possibilità di essere impiegato in diversi ruoli; Rabiot nel 3-5-2 di Allegri è fondamentale. I problemi sono il contratto in scadenza a giugno e la richiesta, per il rinnovo, difficile da portare a termine senza l’accesso alla prossima Champions League.
Concludiamo con il reparto offensivo dove bisogna parlare della situazione legata a Di Maria; l’esterno, nonostante quanto detto nel post match con l’Atalanta, sembra destinato a lasciare la Juventus. 
L’argentino, in questa stagione, ha avuto diversi problemi fisici e resta comunque vivo il sogno di chiudere la carriera al Rosario Central.
Sono cinque, dunque, i giocatori che sembrano poter lasciare la Juventus al termine della stagione: Cuadrado, Alex Sandro, Paredes, Rabiot e Di Maria. Una situazione non semplice da affrontare, però, in futuro.